Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La sorte

248175
Federico De Roberto 25 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
  • UNICT
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La sorte

faccia scarna, covando i denari, seguendoli ardentemente nel loro peregrinare pel tavolo, dimenticando perfino la sua fame. Nessuno diceva una parola

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s'intesero dei suoni che si avvicinavano, e la banda, strepitando nel silenzio mattutino, destò l'ubbriaco. - Uh, uh! - mugolava in fondo al letto

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aveva messo delle macchie nerastre nel rosso cupo, nel giallo, nell'azzurro delle stoffe ricoperte da uno strato di cenere; i piccoli strappi

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, cadaverico, vomitava sul letto, afferrandosi alle coltri, torcendosi dallo spasimo. - Il colera! - diceva la Filomena - Ha il colera!.. Gli è preso nel

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grossi tappeti sotto i piedi, con tante galanterie e tante ricchezze!.. Già, quando s'era trovato nel giardino, dinanzi alla signora, egli non aveva

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si andava a sedere intorno al tavolo verde. -Tutti i salmi finiscono in gloria! - diceva l'ingegnere D'Errando alla società raccolta nel salotto

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parliamo più. Firmato l'atto e ricevuti i denari, Salvatore affittò una bottega nel palazzo Spondelli, nel centro della città, a pochi passi dal salone

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che il tempo aveva logorati, per mantenersi sempre nella bella fama che s'era fatta. L'amico Agostino gli era sempre di grande aiuto, nel fargli i

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spinse nel camerino, al buio. - Giù le mani, maiale!... E impara a venirmi dinanzi in questo stato! Chiuso a chiave, Salvatore picchiava discretamente

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leggere una dispensa di romanzo. Nessuno nel vicinato conosceva il nuovo barbiere, che non aveva insegna, e fino ad ora tarda non venne anima viva

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lamentava, tristamente - I padroni di casa si portano via tutto loro... E andò a cercare un'altra bottega che costasse meno, verso Porta di Ferro, nel

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fate gli occhi grossi, avete inteso? che io non ho paura... - Basta! - strepitava il trattore, che le voci si sentivano dall'altra parte, nel restaurante

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, che aveva una corporatura enorme, un gran faccione bianco e rosso, col mento che si sprofondava nel collo carnoso e il busto ricascante da tutte le

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passione di don Felice ne diventava più forte. - Don Felice è più giallo di prima - dicevano nel cortile - Che cosa, gli è successo? - La solita

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, perchè lui non voleva rotta la testa, con tutte queste seccature. - Alla Nunziata un partito non può mancare, e nel vicinato sanno di chi è figlia e di

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simili porcherie in casa mia... Allora, come vide la Nunziata accovacciata nel suo cantuccio, buttò per terra il forbicione. - Ah, sei tornata? - E le si

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Nunziata rideva meglio che mai nel vedere il verso che faceva Concetto, cogli occhi strabuzzati e il collo teso. Lui le palpava la veste e voleva

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occhi, si fermò a cercare nel suo fascio. - Questa è per Filippo Mordina. Don Ciccio, il portinaio, appoggiato con la pipa in bocca contro l'orario

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?... Non mi crede più nessuno!... Lei non sapeva che fare, dove dar di capo, nel dissesto che quel grave avvenimento metteva in tutte le sue abitudini

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LA DISDETTA . . . . . . . pag. 1 RAGAZZINACCIO . . . . . . » 47 SAN PLACIDO . . . . . . . » 97 IL MATRIMONIO DI FIGARO . . » 127 NEL CORTILE

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Donna Cecilia aveva ora un grande quartiere nel palazzo Bellavia, con ogni sorta di comodità e una disposizione invidiabile; è vero che dalla parte

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rientro ancora nel mio! - E andò via perchè aveva un convegno con l'ingegnere per la condotta in città dell'acqua delle Settefonti. Padre Agatino passò

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grosse e incallite, dal tanto maneggiarla. Con questo, Alfio Balsamo era uno dei più belli ragazzi di Rocca Sant'Alfio, e il tenente alla visita, nel

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Il giorno seguente, prima che il sole si levasse, Alfio Balsamo si mise per via, con la zappa in ispalla e un fagottino sotto il braccio. Nel gran

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lingua le fosse cascata nel momento che aveva cominciato a parlare. Alfio, giallo come un morto, si dirigeva all'uscio. - Alfio, Signore!.. dove vai

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